
Gli uomini somigliano più al loro tempo che ai loro padri.
Proverbio Arabo
La storia termale di Merano ha inizio a partire già dal XVI secolo quando, sotto il regno di Carlo V, la città iniziò ad essere riconosciuta in tutto il paese grazie al suo clima salubre, ma gli studiosi iniziarono ad occuparsi di Merano solo nella metà dell’800.
La prima pubblicazione scientifica che analizzava le caratteristiche climatiche della località data 1836 ed era firmata dal medico civico Josef Waibi: le sue conclusioni erano che l’aria di Merano, ma anche l’uva locale, possedevano delle proprietà altamente benefiche, la prima per i tisici e la seconda, in particolare per le malattie del tratto digestivo.
Ecco quindi che durante la seconda metà del secolo, la nobiltà europea iniziò a darsi appuntamento a Merano, sulla scia dell’imperatrice Sissi (che vi soggiornò con le figlie nel 1870) ma anche di artisti come Richard Strauss, Franz Kafka e Rainer Maria Rilke.​
Nel 1840, intanto, era stato aperto a Maia Alta uno stabilimento idroterapico ad acqua fredda e nel 1850 era stato istituito il primo “Comitato di Cura” che doveva occuparsi della costruzione di un nuovo ed attrezzato stabilimento.
A Merano nacquero intanto moltissime strutture per la ricettività che crebbe esponenzialmente proprio dopo il primo soggiorno dell’imperatrice Sissi e ancora più dopo che nel 1874 era stato inaugurato il nuovo Kurhaus. Nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale, Merano faceva registrare circa un milione di pernottamenti all’anno; lo scoppio della guerra fece calare improvvisamente le presenze.
In seguito, Merano avrebbe vissuto una profonda trasformazione sul piano dell'offerta: la scoperta nel 1933 di una sorgente di acqua contenente radon – le cui proprietà sono altamente benefiche per la cura dei disturbi circolatori e della malattia delle vie urinarie, oltre che per i disturbi respiratori e digestivi – fece sì che da stazione climatica, la località sarebbe divenuta nota come termale.​
La rinascita di Merano sarebbe iniziata da lì a pochissimo, dopo che l’acqua oligominerale di Monte S. Virgilio fu canalizzata verso l’istituto fisioterapico.
Le Terme vere e proprie aprirono quindi solo nel 1972, per iniziativa della “Società Azionaria Lavorazione Valorizzazione Acque Radioattive”, fondata oltre dieci anni prima.
Successivamente inaugurano le terme nel 1972 con un nuovo complesso con cui vengono integrate le acque radioattive.
Nel 2005 infine viene inaugurato ad opera dell'architetto milanese Matteo Thun il nuovo complesso termale attuale.




